Bellezze Artistiche

La Pieve di San Lorenzo

Già dal 1220 a Pietramala esisteva una chiesa, come si legge dal Repetti (Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, 1833): “Nel villaggio di Pietramala nell’Appennino fiorentino ebbero un di’ signoria gli Ubaldini del Mugello, alla qual famiglia venne confermata dell’imperatore Federico II con privilegio del 25 novembre 1220 fra le altre cose la curia di Pietramala coi suoi alloggi”. Tale chiesa veniva chiamata dal Cardinale Ottaviano degli Ubaldini nel 1257 “San Lorenzo”.

 

Pietramala entrò definitivamente nell’orbita fiorentina con un atto di sottomissione del 1403, ma la chiesa di S. Lorenzo rimase legata alla diocesi di Bologna ancora per quasi quattro secoli. Non stupisce quindi che non fosse che una piccola cappella, dove le funzioni venivano celebrate da un curato di Scaricalasino (oggi Monghidoro), il paese più vicino sul versante bolognese.
Pietramala divenne in seguito Arcipretura e, nel 1717, l’allora Arcivescovo di Bologna Cardinale Malvezzi la restaurò, ricostruì il campanile e vi mise tre campane. Sempre lo stesso Arcivescovo decise poi di ampliare la chiesa e affidò il progetto all’architetto Leopoldo Baldi Dalle Rose, autorevole esponente di una delle famiglie più ricche e benvolute allora residenti a Pietramala.
In seguito, nel 1785, la chiesa entrò a far parte della diocesi fiorentina col grado, dall’anno successivo, di Pieve.

La facciata della chiesa
La chiesa nel XVI secolo

Negli ultimi anni del 1800, date le pessime condizioni in cui versava l’intero edificio, il pievano don Innocenzo Zagni affidò l’opera di ricostruzione, necessaria ed urgente, alla direzione di un altro architetto della stessa famiglia, Giuseppe Baldi Dalle Rose. Quest’ultimo si rifece nel suo progetto al modello di chiesa quattrocentesco in stile fiorentino, con pietra viva e filaretto. I lavori per la costruzione della nuova chiesa furono avviati nel 1882.
La prima pietra della chiesa fu benedetta il 4 ottobre 1884, mentre l’imponente edificio con pianta a croce greca e cupola ottagonale muraria fu completato il 30 ottobre 1900.
La chiesa, con annesso il campanile michelangiolesco e la spaziosa canonica, fu infine inaugurata il 4 luglio 1902: a Pietramala continuarono i festeggiamenti per i due giorni successivi.

La facciata della chiesa è arricchita dalla preziosa formella policroma in terracotta del Chini di Borgo S. Lorenzo. L’interno invece colpisce per la luminosità dei suoi spazi, semplici e armoniosi nell’insieme e solenni al tempo stesso. Gli altari (quello maggiore e i due laterali) sono costituiti da intarsi di marmi pregiati e sono completati dai cibori (offerti da Cristina Baldi Dalle Rose); i cori, invece, sono opera di una famiglia del luogo.

La chiesa oggi

Durante la seconda guerra la chiesa subì diversi danni, tra i quali la distruzione di tutte le vetrate esterne e della statua della Madonna (quella attuale è infatti del 1955) ed il danneggiamento dell’intera ala laterale sinistra. Le schegge delle bombe danneggiarono il S. Giovanni Battista del fonte battesimale (attribuito alla “Scuola toscana”) e rovinarono irreparabilmente le volte della cappellina sottostante la sacrestia, nonché’ la porta della sacrestia stessa.

I restauri esterni sono stati ultimati nel 1995, quelli interni sono invece ancora in attesa di un finanziamento.